In Italia i casi di tumore alla mammella nei maschi rappresentano solo l’1 per cento circa sul totale e sono circa tremila le nuove diagnosi ogni anno. E se ci sono dei noduli sospetti, se si notano protuberanze anomale o la presenza di ginecomastia in un soggetto adulto è bene rivolgersi subito a uno specialista, per una mammografia, con eventuale biopsia ed esame istologico nei casi dubbi. Solo se il tumore viene scoperto in fase precoce, infatti, è possibile asportarlo con un intervento chirurgico conservativo che risparmi il capezzolo e l’areola, salvaguardando almeno in parte l’estetica». Alla nascita, più della metà dei neonati maschi presenta il tessuto mammario ingrossato a causa degli effetti degli estrogeni della madre.
In caso di ginecomastie di lunga durata, essendosi già formata lo “scheletro” fibroso della ghiandola, la possibilità di regressione col trattamento medico si riducono sensibilmente e pertanto la risoluzione, nei pazienti motivati, è solo chirurgica. Il sintomo principale della ginecomastia è dato dall’ingrossamento del tessuto mammario. La diagnosi viene fatta attraverso la semplice palpazione; in ogni caso con una ecografia del petto si è in grado di dirimere ogni dubbio sulla falsa origine del rigonfiamento mammario (ginecomastia falsa).
Siamo di fronte ad una ginecomastia vera se il seno maschile presenta anche una evidente componente ghiandolare. Oltre a essere più accentuata in chi ha qualche chilo di troppo, in questi soggetti la ginecomastia tende a persistere per via di alcuni meccanismi ormonali legati all’eccesso di tessuto adiposo che tendono a convertire gli ormoni androgeni in estrogeni. Nei casi di ginecomastia dolorosa che non possono essere sottoposti a intervento chirurgico, può essere utile il trattamento con anti-estrogeni, come il tamoxifene o con inibitori dell’aromatasi, come anastrozolo. In questi casi il paziente deve essere informato che questi farmaci sono approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ma non approvati per questa specifica indicazione in Europa.
In alcuni casi solo il capezzolo e il tessuto strettamente circostante (areola) si gonfiano fino ad acquisire un aspetto femminile. La cura della ginecomastia cambia a seconda della sua causa che, una volta risolta, provoca la recessione della ginecomastia, se siamo ancora nella fase iniziale “proliferativa” in cui ancora non si è sviluppato il tessuto fibroso. Il trattamento varia a seconda della causa che, una volta risolta, determina generalmente una recessione della ginecomastia.
– Impossibile sapere, per ora, se i casi di ginecomastia siano in crescita nel nostro Paese, perché non esiste un registro nazionale che tenga il conto. «Si può però dire – aggiunge l’esperto – che c’è un incremento dei fattori di rischio, legato ad esempio all’assunzione di estrogeni che notoriamente favoriscono lo sviluppo di una neoplasia mammaria». Anche per questo è bene limitare il consumo di integratori e steroidi anabolizzanti, che possono favorire il rischio di infertilità e la crescita del carcinoma della prostata e della mammella.
Le cause della ginecomastia possono essere annesse a fattori di natura ormonale, genetica, farmacologica o patologica. È comune nei grandi bevitori, negli obesi, in coloro che abusano di steroidi o di cocaina. La ginecomastia comporta uno sviluppo eccessivo della ghiandola mammaria dell’uomo portando il seno ad uno sviluppo simile a quello della donna. Può risultare necessario effettuare anche l’esame del cariotipo, un test genetico per appurare la presenza di eventuali alterazioni cromosomiche.
Nelle persone in sovrappeso od obese, maggiore è la perdita di peso, maggiore è l’aumento di testosterone 65, 66. Anche l’uso di alcune droghe ricreative, inclusa la marijuana, è associato alla ginecomastia. I farmaci che hanno dimostrato bodybuilder steroidi di contribuire alla ginecomastia sono particolarmente numerosi e includono digossina, diuretici tiazidici, estrogeni, fenotiazine e teofillina 2. Fino al 90% dei neonati è interessato da una forma a breve termine di ginecomastia 11.
Il testosterone è l’ormone che controlla lo sviluppo dei tratti maschili, come la massa muscolare e la peluria, mentre gli estrogeni controllano i tratti femminili, tra cui la crescita delle mammelle. Entrambi gli ormoni sono prodotti sia negli uomini che nelle donne anche se in quantità e proporzioni diverse. Quindi, anche l’organismo maschile produce estrogeni, seppure in minime quantità, e una alterazione del rapporto tra la quantità o l’azione del testosterone e i livelli di estrogeni può causare la presenza di ginecomastia.
Dopo l’intervento la mammella può apparire contusa e gonfia, lasciando difficilmente intuire l’efficacia del trattamento. Il medico può consigliare al paziente di indossare una fasciatura
elastica compressiva per un paio di settimane per favorire la guarigione. In caso di effetto collaterale di un farmaco, questo deve essere sostituito o sospeso. Se la terapia è a breve termine, al termine della stessa il tessuto mammario regredirà spontaneamente.
Alcuni soggetti hanno usato la strategia “blast and cruise” in cui cicli con dosaggi multipli ed elevati venivano alternati a una dose di mantenimento più bassa. I pazienti avevano un’età media di 23 anni quando per la prima volta hanno usato gli anabolizzanti steroidei. Ciò significa che l’attuale conoscenza degli effetti avversi degli steroidi androgeni assunti a scopo anabolizzante deriva da prove di scarsa qualità come l’opinione degli esperti, casi clinici o piccoli studi di tipo osservazionale. Le ginecomastie sono spesso transitorie e possono regredire (ginecomastia transitoria puberale).
La conoscenza dei presunti benefici ed effetti avversi si basa esclusivamente sui dettami dei preparatori atletici o provengono da articoli a carattere divulgativo avvalorati da improbabili fonti scientifiche. La ginecomastia ha poche complicazioni a livello fisico ma può causare problemi psicologici e/o emotivi. Dopo circa 6 settimane il paziente può riprendere totalmente le proprie attività. Articolo basato su prove sottoposto a revisione scientifica dal Team Ricerca e Sviluppo X115®.